Bambini con Disturbo Specifico dell’Apprendimento: lavorare in gruppo per superare le difficoltà con la creatività.
Un bambino con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) può sperimentare intensi e pervasivi vissuti di inferiorità e sentimenti di inadeguatezza. L’intuizione che ci sia qualcosa di diverso dentro di sé si forma in genere molto prima che il disagio venga riconosciuto e compreso dagli adulti: intuisce che qualcosa funziona diversamente, ma non può comprenderlo pienamente, se non quando qualcuno non se ne accorge e dà un nome alla sua condizione. Ma prima che questo accada può succedere che si formino delle idee anche molto negative: i bambini sono immersi in un mondo dove generalmente è considerato più importante leggere e scrivere piuttosto che pensare e dare senso alle esperienze, quindi se la difficoltà non viene riconosciuta, compresa ed accettata per quello che è, può formarsi il dubbio rispetto alla propria intelligenza, la convinzione di essere inferiore, la paura di essere escluso per la propria diversità. Se la famiglia e l’ambiente circostante dunque non sono adeguatamente responsivi possono emergere problematiche anche importanti che intaccano due dimensioni fondamentali della personalità: il Se’ creativo e il Sentimento Sociale. Il bambino con DSA può quindi perdere il coraggio, inibire la sua innata creatività e si rifugiarsi in relazioni impoverite e stereotipate
Occuparsi di un bambino con DSA significa trovare la strada per renderlo consapevole che non è uno stupido. Ci sono possibilità di espressione e di narrazione di se’ che sono importanti e significative e vanno oltre le sue capacità di lettura o di scrittura.
La tecnica dello psicodramma adleriano può essere utile perché aiuta i bambini a recuperare e sviluppare la creatività perduta o inibita e la fiducia in sé stessi e negli altri.
Marco Raviola
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Sviluppare la creatività è, a mio parere, la chiave per compensare un DSA. I soggetti con DSA, infatti, presentano un modo diverso di apprendere, che talvolta è molto più creativo di quello comunemente utilizzato. Io ho imparato molto da questo tipo di studenti. È grazie ad essi che ho imparato, e sto imparando, a tradurre i concetti matematici, anche quelli più astratti, in concetti concreti, che richiamino gli esempi della vita quotidiana con una buona dose di originalità.
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